Rif. Bozza legge di Bilancio 2025
La circolare odierna va ad esaminare i contenuti degli emendamenti proposti dalla Commissione Bilancio alla Finanziaria 2025.
Gli emendamenti definiti negli scorsi giorni riguardano molteplici tematiche e vanno a modificare in modo impattante la proposta iniziale.
Ires premiale - Investimenti transizione 4.0 - 5.0 - assegnazione beni ai soci
Viene introdotta l’Ires premiale al 20%, si tratta di un’ aliquota ridotta IRES per le imprese che investono in beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati.
Il “vantaggio” che definisce l’imposta premiale consiste in un abbassamento di quattro punti percentuali dell’imposta. Tale agevolazione è rivolta alle aziende che nel solo 2025, accantonano almeno l’80% dell’utile 2024 e ne destinano almeno il 30 % della stessa quota per investimenti qualificati relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato. Gli investimenti non potranno essere inferiori a 20.000 euro e sono comunque previste limitazioni relative al mantenimento dei livelli occupazionali.
Inoltre sono state previste delle cause di decadenza dall’agevolazione:
- la distribuzione della quota di utile accantonata entro il secondo esercizio successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024;
- la dismissione, cessione a terzi, destinazione a finalità estranee all’esercizio dell’impresa o la stabile destinazione a strutture produttive estere dei beni oggetto di investimento, entro il quinto periodo d’imposta successivo a quello in cui quest’ultimo è stato realizzato.
Agevolazioni investimenti 4.0 e 5.0
Viene anticipato al 31 dicembre 2024 il termine per il credito d’imposta in beni immateriali 4.0 e viene abrogato l’incentivo per il 2025;
Vengono anche previste modifiche retroattive al 2024 per il bonus transizione 5.0:
- Ridefinizione delle aliquote;
- Cumulabilità con il credito imposta ZES unica Mezzogiorno e con altre agevolazioni europee.
Assegnazioni di beni ai soci
La proposta degli emendamenti prevede poi la riapertura delle assegnazioni e delle cessioni agevolate di beni ai soci, per la trasformazione in società semplice e per l’estromissione dell’immobile dell’imprenditore individuale.
Altre previsioni
Altre novità nell’ambito delle imposte sui redditi riguardano:
- l’addizionale per i bonus e le stock options: è prevista l’esclusione per i manager delle holding industriali;
- la rimozione delle detrazioni per gli investimenti in start up innovative e PMI innovative per quelle che dovranno sottostare al nuovo limite di 75.000 euro;
- la ridefinizione per il solo 2025 a 35.000 euro del limite di reddito di lavoro dipendente al di sopra del quale non ci si può avvalere del regime forfetario;
- modifiche riduttive anche per la compensazione delle perdite e delle eccedenze ACE delle banche, finalizzata a finanziare l’IRES premiale.
Significative anche le modifiche alla disciplina agevolativa per la prima casa e al fondo di garanzia per le PMI. In quest’ambito viene portato da un anno a due anni il termine per la vendita della ex prima casa che consente di non perdere l’agevolazione (registro al 2%).
Per ciò che concerne i mutui invece, viene ristretta la platea dei destinatari. Solo le categorie indicate: giovani coppie, nuclei familiari monogenitoriali con figli minorenni, conduttori di case popolari, giovani fino a 36 anni di età, potranno usufruire dell’agevolazione.
Nel settore della previdenza, ricordiamo le seguenti novità:
- la previsione per cui viene integrata la disciplina di accesso all’indennità di disoccupazione Naspi, includendo tra i requisiti richiesti il possesso di almeno 13 settimane di contribuzione dall’ultimo evento di cessazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato interrotto per dimissioni volontarie, anche a seguito di risoluzione consensuale.
- la possibilità di incrementare il montante contributivo individuale maturato versando all’INPS una maggiorazione della quota di aliquota contributiva pensionistica non superiore a due punti percentuali;
- una nuova decontribuzione Sud per i datori di lavoro privato delle Regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, per gli anni 2025-2029. L’esonero contributivo varia in relazione alla tipologia di impresa e all’anno di riferimento.