Rif. L. 190/2014 - DDL Bilancio 2023
La manovra di bilancio prevista dal governo Meloni propone 3 nuove flat tax e altre misure fiscali e agevolative per supportare gli italiani nella situazione economica contingente.
Riepiloghiamo qui di seguito le 3 tasse:
- la tassa piatta sui redditi incrementali: il 15% sulla parte di reddito dichiarata in più rispetto al reddito più alto dei tre anni precedenti, fino ad un massimo di 40 mila euro;
- l’abbassamento dal 10 al 5% della tassa sui premi di produttività per i lavoratori dipendenti;
- l’innalzamento del livello di reddito per entrare nel regime forfettario al 15%, che passa da 65 mila a 85 mila euro;
Nell’approfondimento analizziamo le altre proposte della legge.
Nuova soglia fatturato per il Forfettario
La manovra ha confermato l’ampliamento dal 2023 del regime forfetario di cui alla L. 190/2014, portando il limite di accesso e permanenza relativo ai ricavi e ai compensi da 65.000 a 85.000 euro.
Con la legge viene introdotto anche un correttivo alla regola generale che prevede la fuoriuscita dal regime dall’anno successivo, in caso di superamento dei requisiti d’accesso o al verificarsi di una causa di esclusione.
Un ulteriore disposizione della legge viene riservata ai soggetti che non aderiscono al regime forfetario per i quali verrebbe introdotta una tassa incrementale che ammonta al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro.
Ricordiamo inoltre che la soglia per l’accesso al regime forfetario viene calcolata sulla base dei ricavi e dei compensi, derivanti dal complesso delle attività d’impresa, di arte o professione esercitate, al netto dell’IVA. Nei compensi rientra anche la maggiorazione del 4% addebitata ai committenti in via definitiva dai professionisti iscritti alla Gestione separata INPS.
Non rientrano invece nei compensi:
- il contributo integrativo dei professionisti iscritti alle Casse di previdenza professionali private;
- i componenti positivi da “adeguamento” agli indici sintetici di affidabilità fiscale;
- i compensi di natura occasionale qualificabili come redditi diversi;
- quanto percepito a titolo di indennità di maternità.
Secondo quanto previsto attualmente, la soglia si computa sulla base dei ricavi o dei compensi relativi all’anno precedente.
L’applicabilità del regime dal 2023 dipende dalle altre condizioni relative all’anno precedente, quali il sostenimento di spese per lavoro di ammontare complessivo non superiore a 20.000 euro lordi e il possesso di redditi di lavoro dipendente e assimilati non eccedenti l’importo di 30.000 euro.
Assunzioni e Decontribuzione
L’art. 57 della bozza della legge prevede un azzeramento contributivo per chi assume donne e giovani under 36 o percettori di reddito di cittadinanza.
Al fine di agevolare le assunzioni a tempo indeterminato, il Governo ha infatti previsto sgravi contributivi per un importo massimo di 6.000 euro per le assunzioni stabili di dipendenti già titolari di un contratto a tempo determinato. Lo sgravio varrà anche per i nuovi assunti.
Per la regolarizzazione del lavoro occasionale e stagionale, si introducono i buoni lavoro fino a un massimo di 10 mila euro nel settore dell’agricoltura, della cura alla persona e dei lavori domestici.
Riduzione Sanzioni per gli adempimenti fiscali
Per andare nella direzione dell’adeguamento di quanto accade negli altri paesi europei sono previste sanzioni ridotte per mettersi in regola a livello fiscale.
- Vengono Introdotte aliquote differenziate a seconda che il debito sia stato inserito o meno in dichiarazione. Per debiti fiscali dichiarati e non pagati (fino alla dichiarazione 2021), si potrà versare con una sanzione diminuita del 3%, rateizzando l’importo fino a 5 anni. Se, invece, il debito era stato omesso, si dovrà pagare tutto l’importo con una sanzione del 5% entro un periodo di due anni.
- Nel caso in cui sia già arrivato l’avviso di accertamento, bisogna pagare tutta l’imposta, ma vengono offerte due possibilità: l’acquiescenza, con riduzione delle sanzioni, o tramite contraddittorio con l’Agenzia si può arrivare anche a un’imposta più bassa, con sanzione al 5%.
- Nel caso in cui ci sia già un contenzioso. Anche qui si hanno 2 scelte: conciliazione giudiziale, in cui si definisce la pretesa con sanzioni al 5% e rateizzazione in 5 anni oppure si tiene conto della pronuncia già intervenuta e sulla base di quella si paga una percentuale del dovuto. Fanno eccezione le cartelle sotto i mille euro ante 2015 che verranno eliminate.
Caro Energia - Reddito di Cittadinanza - Pensioni
È stato rifinanziato il credito d’imposta (sull’aumento dei costi registrati nel corso dell’anno). Per le imprese energivore passa dal 40 al 45 %, mentre per le non energivore (bar ristoranti esercizi commerciali) dal 30 al 35%.
Per quello che riguarda le pensioni, è stato introdotta quota 103 (62 anni più 41 di contributi), ma fino a maturazione dei requisiti (ovvero fino ai 67) non si potrà prendere una pensione superiore a 5 volte la minima.
Verranno rivalutate tutte le pensioni, seppur con una percentuale diversa: 120% per le minime; 100% per tutte quelle fino a 2 mila euro con una diminuzione progressiva fino al 35% di indicizzazione per quelle che superano di 10 volte il trattamento minimo.
Confermato, inoltre, l’intervento sul reddito di cittadinanza. Dal primo gennaio 2023 alle persone tra i 18 e i 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo persone con disabilità, minori o persone a carico con almeno 60 anni di età) è riconosciuto il reddito nella misura massima di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È anche prevista l’obbligatorietà di un periodo di almeno sei mesi di un corso di formazione professionale. In sua mancanza o per chi rifiuta la prima offerta congrua decade il beneficio del reddito.