Rif. L. 178/2020 - L. 234/2021 - DL 50/2022
La legge nr. 178/2020 prevede nel 2024 il passaggio dal 20 al 15% per i crediti d’imposta in beni immateriali 4.0. Diventa quindi necessario fare le valutazioni opportune entro la fine dell’anno.
Nell’articolo odierno riportiamo un’analisi riepilogativa per i crediti d’imposta di beni materiali e immateriali 4.0.
Beni immateriali 4.0
Con riferimento ai beni immateriali 4.0 la legge178/2020 prevede che alle imprese che effettuano investimenti aventi ad oggetto beni compresi nell’allegato B annesso alla legge 11 dicembre 2016, n. 232, a decorrere dal 16 novembre 2020 e fino al 31 dicembre 2023, ovvero entro il 30 giugno 2024, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20 per cento del costo, nel limite massimo annuale di costi ammissibili pari a 1 milione di euro; tutto questo a condizione che entro la data del 31 dicembre 2023 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione.
Il credito d’imposta in esame era quindi pari al 50% soltanto con riferimento agli investimenti effettuati nel 2022 (o nel termine “lungo” del 30 giugno 2023), restando ferma l’aliquota del 20% per gli investimenti effettuati nel restante periodo sopra citato.
Ora è da tenere presente che per gli investimenti in beni immateriali “4.0”, nel 2024 la misura del credito d’imposta scende dall’attuale 20% al 15%.
La medesima misura del 15% è inoltre prevista qualora i suddetti investimenti siano effettuati entro il termine “lungo” del 30 giugno 2025 a condizione che entro il 31 dicembre 2024 sia stata effettuata la “prenotazione”.
Nel 2025 la misura di tale agevolazione scenderà poi ulteriormente, passando al 10%.
Riepiloghiamo quindi il cambiamento delle previsioni per il credito d’imposta:
Investimenti | 1° gennaio 2023-31 dicembre 2023 o termine 30 giugno 2024 | 1° gennaio 2024-31 dicembre 2024 o termine 30 giugno 2025 |
1° gennaio 2025-31 dicembre 2025 o termine 30 giugno 2026
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Beni immateriali 4.0
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Credito d’imposta 20%.
Costi ammissibili max un milione di euro. |
Credito d’imposta 15%.
Costi ammissibili max un milione di euro. |
Credito d’imposta 10%.
Costi ammissibili max un milione di euro. |
Beni materiali 4.0
Per i beni materiali 4.0 non è prevista nessuna modifica. In questo caso la misura dell’agevolazione resta infatti la stessa rispetto a quella già operativa per il 2023.
La legge 178/2020 dispone infatti che, alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi indicati nell’allegato A alla L. 232/2016, dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2025 (ovvero entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione), il credito d’imposta sia riconosciuto nella misura del:
-20%, per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
– 10%, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
– 5%, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro;
– 5% per investimenti inclusi nel PNRR diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica, che dovrebbero essere individuati con DM, tra 10 e 50 milioni di euro.
Infine ricordiamo che al momento non sono previste agevolazioni per i beni strumentali ordinari.