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Finanziaria 2023: flat tax e agevolazioni

Circolare BFA22.047
Rif. L. 190/2014 - DDL Bilancio 2023

La manovra di bilancio prevista dal governo Meloni propone 3 nuove flat tax e altre misure fiscali e agevolative per supportare gli italiani nella situazione economica contingente. 

Riepiloghiamo qui di seguito le 3 tasse:

  • la tassa piatta sui redditi incrementali: il 15% sulla parte di reddito dichiarata in più rispetto al reddito più alto dei tre anni precedenti, fino ad un massimo di 40 mila euro; 
  • l’abbassamento dal 10 al 5% della tassa sui premi di produttività per i lavoratori dipendenti;
  • l’innalzamento del livello di reddito per entrare nel regime forfettario al 15%, che passa da 65 mila a 85 mila euro; 

Nell’approfondimento analizziamo le altre proposte della legge.

Nuova soglia fatturato per il Forfettario

La manovra ha confermato l’ampliamento dal 2023 del regime forfetario di cui alla L. 190/2014, portando il limite di accesso e permanenza relativo ai ricavi e ai compensi da 65.000 a 85.000 euro. 

Con la legge viene introdotto anche un correttivo alla regola generale che prevede la fuoriuscita dal regime dall’anno successivo, in caso di superamento dei requisiti d’accesso o al verificarsi di una causa di esclusione. 

Un ulteriore disposizione della legge viene riservata ai soggetti che non aderiscono al regime forfetario per i quali verrebbe introdotta una tassa incrementale che ammonta al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. 

Ricordiamo inoltre che la soglia per l’accesso al regime forfetario viene calcolata sulla base dei ricavi e dei compensi, derivanti dal complesso delle attività d’impresa, di arte o professione esercitate, al netto dell’IVA. Nei compensi rientra anche la maggiorazione del 4% addebitata ai committenti in via definitiva dai professionisti iscritti alla Gestione separata INPS.

Non rientrano invece nei compensi:

  • il contributo integrativo dei professionisti iscritti alle Casse di previdenza professionali private;
  • i componenti positivi da “adeguamento” agli indici sintetici di affidabilità fiscale; 
  • i compensi di natura occasionale qualificabili come redditi diversi;
  • quanto percepito a titolo di indennità di maternità. 

Secondo quanto previsto attualmente, la soglia si computa sulla base dei ricavi o dei compensi relativi all’anno precedente.

L’applicabilità del regime dal 2023 dipende dalle altre condizioni relative all’anno precedente, quali il sostenimento di spese per lavoro di ammontare complessivo non superiore a 20.000 euro lordi e il possesso di redditi di lavoro dipendente e assimilati non eccedenti l’importo di 30.000 euro. 

Assunzioni e Decontribuzione

L’art. 57 della bozza della legge prevede un azzeramento contributivo per chi assume donne e giovani under 36 o percettori di reddito di cittadinanza. 

Al fine di agevolare le assunzioni a tempo indeterminato, il Governo ha infatti previsto sgravi contributivi per un importo massimo di 6.000 euro per le assunzioni stabili di dipendenti già titolari di un contratto a tempo determinato. Lo sgravio varrà anche per i nuovi assunti.

Per la regolarizzazione del lavoro occasionale e stagionale, si introducono i buoni lavoro fino a un massimo di 10 mila euro nel settore dell’agricoltura, della cura alla persona e dei lavori domestici.

Riduzione Sanzioni per gli adempimenti fiscali

Per andare nella direzione dell’adeguamento di quanto accade negli altri paesi europei sono previste sanzioni ridotte per mettersi in regola a livello fiscale. 

  1. Vengono Introdotte aliquote differenziate a seconda che il debito sia stato inserito o meno in dichiarazione. Per debiti fiscali dichiarati e non pagati (fino alla dichiarazione 2021), si potrà versare con una sanzione diminuita del 3%, rateizzando l’importo fino a 5 anni. Se, invece, il debito era stato omesso, si dovrà pagare tutto l’importo con una sanzione del 5% entro un periodo di due anni. 
  1. Nel caso in cui sia già arrivato l’avviso di accertamento, bisogna pagare tutta l’imposta, ma vengono offerte due possibilità: l’acquiescenza, con riduzione delle sanzioni, o tramite contraddittorio con l’Agenzia si può arrivare anche a un’imposta più bassa, con sanzione al 5%.
  1. Nel caso in cui ci sia già un contenzioso. Anche qui si hanno 2 scelte: conciliazione giudiziale, in cui si definisce la pretesa con sanzioni al 5% e rateizzazione in 5 anni oppure si tiene conto della pronuncia già intervenuta e sulla base di quella si paga una percentuale del dovuto. Fanno eccezione le cartelle sotto i mille euro ante 2015 che verranno eliminate.

Caro Energia - Reddito di Cittadinanza - Pensioni

È stato rifinanziato il credito d’imposta (sull’aumento dei costi registrati nel corso dell’anno). Per le imprese energivore  passa dal 40 al 45 %, mentre per le non energivore (bar ristoranti esercizi commerciali) dal 30 al 35%.

Per quello che riguarda le pensioni, è stato introdotta quota 103 (62 anni più 41 di contributi), ma fino a maturazione dei requisiti (ovvero fino ai 67) non si potrà prendere una pensione superiore a 5 volte la minima. 

Verranno rivalutate tutte le pensioni, seppur con una percentuale diversa: 120% per le minime; 100% per tutte quelle fino a 2 mila euro con una diminuzione progressiva fino al 35% di indicizzazione per quelle che superano di 10 volte il trattamento minimo.

Confermato, inoltre, l’intervento sul reddito di cittadinanza. Dal primo gennaio 2023 alle persone tra i 18 e i 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo persone con disabilità, minori o persone a carico con almeno 60 anni di età) è riconosciuto il reddito nella misura massima di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. È anche prevista l’obbligatorietà di un periodo di almeno sei mesi di un corso di formazione professionale. In sua mancanza o per chi rifiuta la prima offerta congrua decade il beneficio del reddito.

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